Guanciale Stagionato in Crosta al Pepe-Trancio da 500gr

Preparalo, Abbinalo e Stupisci

Un ingrediente tanto classico e di punta della produzione norcina umbra non può che prestarsi alla più classica delle ricette di pasta italiane: la carbonara.
Italiani e stranieri conoscono e apprezzano la pasta alla carbonara, eletta come il più iconico e rappresentativo dei piatti del Bel Paese: la sua ricetta è stata interpretata in mille varianti, contaminata, rinnovata, fusa, ma la piú tradizionale e riuscita delle ricette é quella dei nostri antenati.
La carbonara é un piatto povero, che nasce da 4 soli ingredienti, semplici ed elementari, combinati fra loro; la sua riuscita é direttamente proporzionale alla qualità delle materie prime.
Anzitutto, il re dei salumi umbri: il guanciale affumicato con crosta di pepe, fresco, amabilmente grasso e burroso; 1 tuorlo d’uovo a testa, spaghetti numero 3, nella proporzione di 100 g a testa, e pecorino di Norcia a pioggia.
Affettate il guanciale fino ad ottenere delle listarelle di 1 cm di spessore, non rimuovete la crosta di pepe, per rendere più speziato e grintoso il piatto. Lasciate sciogliere il guanciale in padella senza grassi, fino a quando diventerà traslucido e voluttuoso come una crema; portate a bollore gli spaghetti e lessateli ancora al dente, versandoli poi al dente nella padella con il guanciale soffritto e sciolto.
Terminate la cottura degli spaghetti, lasciando che l’amido della pasta si leghi al guanciale sciolto conferendogli cremositá.
Sbatti, intanto, i tuorli delle uova e amalgamali a fuoco spento alla pasta condita con il guanciale, mescolando lentamente di sotto in su per non stracciarli.
Versa a pioggia dosi generose di pecorino di Norcia: ecco pronto un piatto superlativo della tradizione italiana, realizzato con materia prima presidio slow food di altissima qualità.
Portalo in tavola fumante, in una zuppiera di legno, rimescolandolo spesso e mettilo in centro avvolgendolo in nidi sui piatti dei singoli commensali.
Non dimenticare l’allestimento della tavola: mangiare é sempre un’esperienza di gusto, di sensi, di emozioni e di ricordi, che mette in scena una vera esibizione.
Stendi un runner nei colori della terra, e ampi piatti di ceramica decorati a mano, nella tradizione artigianale, bicchieri color rubino e un cesto in vimini con fette di pane al forno abbrustolito.
Arricchisci la tua tavola con fiori di papavero, centrotavola intrecciati con midollino e fiori di campo, pampini d’uva e calici ampi in cui far riposare un ottimo Torgiano, corposo e saporito, che con le sue note di mora e sottobosco richiami tutto il fascino di una terra.
L’Umbria é terra d’arte, di pace, di luce, evocativa, spirituale, selvaggia, naturale, lenta, eterna. Una terra che é rimasta immune alla velocità, alla corsa del progresso, che, al contrario, ama la lentezza, la naturalezza, la convivialità, i lunghi tempi dedicati alla preparazione del cibo e a gustarlo in compagnia, le grandi tavolate al tramonto, in cui scorrono fiumi di buon vino, brindisi agli amici, risate e piatti che passano di mano in mano.
L’Umbria é così: il cuore verde dell’Italia in cui il tempo pare essersi fermato, in cui le ore dedicate al cibo e agli amici sono ore spese bene, lente, flemmatiche. Una terra di pace e di spiritualitá, in cui le ore hanno un valore differente.
Portare con voi questi ricordi terminato il viaggio sarà facile, se metterete in tavola un piatto di carbonara fumante, eseguita con un eccellente guanciale affumicato con crosta di pepe, un’ottima bottiglia di Torgiano corposo e rotondo, e una tavola naturale adorna di fiori di campo, pampini, filari d’uva, foglie di noce e papaveri.
Assaggio dopo assaggio, ricorderete le tappe e le mete di un viaggio in Umbria fatto di evocazioni sottili, di natura, di cultura, di profumi inconfondibili, di sapori onesti e schietti, di verde a perdita d’occhio. Di pace, minimalismo, meditazione, lentezza e ritorno al passato, di bellezza autentica e dignità.
L’Umbria é tutto questo e molto altro ancora. Portala in tavola per raccontarla ai tuoi amici, giorno dopo giorno, attraverso i sapori e gli odori che hai portato con te, le mille sfumature di gusto, le memorie olfattive di una regione meditativa, incontaminata, opulenta e poetica.