Salame Cinghiale e Tartufo

Preparalo, Abbinalo e Stupisci

Un insaccato dal gusto così eccentrico e di carattere trova sulle nostre tavole numerosi impieghi con varianti molteplici, tutte ispirate alla genuinità della tradizione umbra e alla lentezza delle sue preparazioni. Una tradizione verace, che é sopravvissuta con lentezza e dignità alla corsa del tempo.
L’Umbria é la patria dello Slow food e dell’abilitá artigiana dei maestri norcini, che si tramanda da generazioni custodendo intatti i suoi ritmi e i suoi segreti estranea alle mode, alle contaminazioni fusion.
Lí, nelle campagne a perdita d’occhio, a contatto con la natura, a ridosso dei parchi naturali e di folti boschi, nel “cuore verde” dell’Italia, nasce la ricetta del salame al cinghiale e tartufo, inconfondibile e delizioso.
Perché non assaporarlo su un largo tagliere di frutta e verdura mista, adagiato come in una natura morta barocca, in un bellissimo still-life campestre?
Per non prevaricare il sapore già generoso e presente del cinghiale e del tartufo, coprendolo con cotture invadenti ed eccessive, sarà sufficiente preparare un ampio vassoio di legno o di bambù, su cui adagiare con semplice bellezza un trionfo di frutta, foglie, insaccati e formaggi, come dovevano presentarsi nella tradizione medioevale.
Adagiatevi fette dello spessore di 1 cm di salame al cinghiale e tartufo di Norcia, magari con criterio artistico, accompagnate da un trionfo di acini d’uva, olive nere e verdi, noci di pecan, nocciole, more, mirtilli, ribes, lamponi, uva passa, pampini d’uva, gocce di miele di castagno, piccole chips di carote o topinambur, confetture fatte in casa e fette sottili di caciotta al tartufo, perfettamente in linea con la filosofia del piatto.
Collocate il vassoio di legno al centro del tavolo, accompagnandolo con fette di pane al forno abbrustolito e cosparso generosamente di sale, olio extravergine e pomodorini confit appena scottati, innaffiando il tutto di vino Montefalco, generoso e corposo, dal colore rubino intenso.
Non dimenticate l’allestimento della tavola, con girasoli, pampini e foglie d’edera, ghirlande di fiori e frutta, ad evocare il cuore verde dell’Umbria, le sue radici medioevali, lontane, vere, autentiche.
Servite i vostri commensali con stoviglie in vetro color rubino e tovaglie in lino grezzo, nello spirito semplice dell’essenzialità assisiate, con bricchi in ceramica locale, su piatti di legno e perché no? Mestoli e posate anch’essi in legno o in bambù, per riprodurre la vera atmosfera di una cena medioevale.
Perché il pasto non dev’essere solo cucina, ma un’esperienza integrale di gusto, di sensi, di odori, sapori, lentezza che, in un solo quadro, sia in grado di ricordare un viaggio. La cucina é anche teatro: si mangia con gli occhi, con l’odorato, con la memoria.
Ogni singolo assaggio, sapore, il gusto deciso del Sagrantino, i colori ambrati degli acini d’uva, il gusto rotondo del tartufo di Norcia, il profumo generoso del cinghiale, il gusto pastoso e vellutato della caciotta al tartufo, l’ambra del pane abbrustolito, la giada lucida dell’olio umbro, il nero delle olive, il rubino dei pomodori, i colori della terra sulla tavola, i tessuti grezzi e i fiori di campo, vi ricorderanno ogni singolo chilometro di quel viaggio nelle bellezze e atmosfere senza tempo della meravigliosa Umbria.
Portare con voi una ricetta di quella terra, un cibo locale da riprodurre nelle vostre case, significa non solo preservare una tradizione, ma riguardare gli scatti unici di un viaggio, condividerli a tavola con gli amici, riproducendo le atmosfere della terra da cui vengono, confidare loro la provenienza e i segreti di quelle ricette, tramandandoli a vostra volta. Potrete raccontare dove li avete assaggiati, comprati, come li avete riprodotti, come fare per insegnare loro a riprodurli, o invogliarli a raggiungere quella terra di pace e di luce. Vi chiederanno che colore aveva quella terra, che linee, che declivi, che aromi.
Una terra di pace e di natura incontaminata, poetica e spirituale, dalle contaminazioni spirituali, dai sapori forti e sanguigni, dai dolci declivi verdi. La vostra cena sará un successo assicurato.